Luigi Viprati, scomparso nel giugno del 2025, nel 1984 trasforma una passione giovanile per le pipe in un mestiere e inizia a firmare le sue creazioni con il marchio “La Pipa di Viprati”.
Per quarant’anni, il laboratorio di Pontoglio, in provincia di Brescia, ha prodotto esemplari con forme non comuni, di grande eleganza, che, soprattutto nella fascia alta, mettevano in evidenza la qualità delle radiche.
Il simbolo del quadrifoglio portafortuna impresso sulle pipe ha indicato anche il grado dell’esemplare, sempre su un ottimo rapporto qualità-prezzo.
L’estro di Viprati si manifestava soprattutto nelle forme libere, solitamente con proporzioni generose e impreziosite di inserti e innesti con materiali ricercati e finemente lavorati.
Le pipe nuove di Luigi Viprati avevano prezzi medi da 200 a 500 euro.